#2 Perché ai brand (e non solo a loro) serve una strategia sulla biodiversità
Solo Moda Sostenibile MAG
Un milione di specie, tra il 12% e il 20% di quelle totali stimate, sia marine che terrestri, sono a rischio di estinzione. Cosa c’entra con il mondo della moda? C’entra, perché il fashion è considerato uno dei responsabili di questo disastro. Le aziende della moda stanno lavorando su questi temi, elaborando strategie per contrastare la perdita di biodiversità e riuscire ad avere un impatto “Nature Positive” a livello ambientale. Tra poco vi spiegherò tutto, ma intanto facciamo un quadro della situazione.
Il modello di produzione del fashion è basato su un approccio di tipo estrattivo: lo sfruttamento eccessivo del suolo, la deforestazione, l’uso intensivo di agenti chimici, hanno un impatto fortissimo sulla salute del suolo, la biodiversità, la produzione di cibo, la disponibilità di acqua. La deforestazione e il cambiamento climatico sono strettamente connessi: gli effetti di eventi atmosferici sempre più estremi è sotto gli occhi di tutti.
Secondo il World Economic Forum, il 30% del Pianeta è già degradato e questo ha una connessione diretta con la perdita di biodiversità. Secondo l’organismo mondiale, il rischio economico per la gestione di questi aspetti é quantificabile in 44 trilioni di dollari.
Secondo un’indagine sulla perdita di biodiversità elaborata da Mc Kinsey, la produzione di materie prime è la fase che ha il maggiore impatto ambientale.
E’ proprio da questa considerazione che prendono forma la maggior parte delle iniziative dei brand: controllare la filiera della produzione delle materie prime, animali, vegetali, cellulosiche, è il punto di partenza. Quindi spazio all’agricoltura rigenerativa: stanno venendo fuori progetti interessanti.
La biodiversità un tema che deve essere affrontato urgentemente, anche se non è così facile da analizzare. Ecco di cosa parleremo in questo secondo numero del MAG:
SOMMARIO 1. Perché è necessaria una strategia sulla biodiversità 2. Cos'è l'agricoltura rigenerativa 3. Come stabilire i propri target 3. Progetti in corso
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